Il fascino del cattivo

Breaking Bad Heisenberg

Siate sinceri, se vi chiedessi quale personaggio sia più carismatico tra Batman e Joker, chi scegliereste? E tra Luke Skywalker e Darth Vader? O tra Cloud e Sephirot? Potrei scommettere con sicurezza che la maggior parte dei voti andrebbero al gruppo dei cattivi.

Non è una questione di voler andare controtendenza, ma un semplice dato di fatto: un antagonista ben caratterizzato, a parità della qualità di scrittura, riesce quasi sempre a mettere in ombra l’eroe di turno imprimendosi nel nostro immaginario come un marchio a fuoco.

Non siete ancora convinti? Facciamo una prova: se vi nominassi Clarice Starling, quanti di voi saprebbero di chi sto parlando?  Se invece vi dicessi Hannibal Lecter, allora lo sguardo inquietante di Anthony Hopkins invaderebbe la vostra memoria senza bisogno di pensarci su troppo. Eppure è proprio Clarice la protagonista del film! Interpretata da una magistrale Jodie Foster, tra l’altro. E nonostante questo, quasi nessuno ricorda il suo nome.

Hannibal

A questo punto è innegabile: c’è qualcosa in questi personaggi che ci cattura, attirandoci come magneti dai quali non possiamo fuggire. Sì, alla fine tifiamo comunque per i buoni, ma non senza che una parte di noi inneggi ad ogni apparizione del cattivo di turno. Ci sono addirittura storie tenute in piedi, quasi esclusivamente, da un singolo villain ben scritto.

Gli antagonisti, sono più interessanti, meno prevedibili e, quasi sempre, più carismatici. Qualsiasi gesto che compiono ci risulta affascinante. Le loro azioni c’incutono paura, ma anche altre emozioni contrastanti. A volte addirittura le loro ideologie possono insinuarci il dubbio che, gira e rigira, non sono loro i folli in questo mondo, anzi, forse sono solo in anticipo rispetto agli altri.

Quando guardiamo un film come il signore degli anelli, sappiamo fin dall’inizio che i nostri elfi e nani faranno la cosa giusta. Gli eroi, in quanto tali, sono quasi sempre guidati e limitati da leggi morali ed etiche che li rendono più prevedibili, uccidendo così parte della curiosità che possiamo avere nello scoprire le loro scelte. Naturalmente esistono delle eccezioni, ma, in linea di massima, possiamo andare sul sicuro che il protagonista salverà la principessa indifesa, il mondo o chiunque altro sia in pericolo. Sappiamo che userà la sua forza solo contro persone di dubbia moralità, o quantomeno sempre entro i limiti dell’accettabile eticamente.

Un antagonista, invece, non è vincolato da queste catene. Lui ha un obbiettivo che va oltre le aspettative morali dello spettatore. Può essere un omicida, un criminale o un dittatore, perché questa è la sua natura. Non ha il peso di dover essere accettato, anzi, a volte essere odiato è proprio ciò che da un senso alla sua esistenza. La sua stessa redenzione è una possibilità che non si può escludere, in quanto dipenderà soltanto dalle sue scelte.

Questa libertà di agire e di scegliere chi essere è affascinante proprio perché anche noi, come gli eroi, non siamo abituati ad averla. Il coraggio di perseguire le proprie convinzioni è una qualità che tutti vorremmo, ma che pochi riescono a ottenere.

La follia del Joker ha conquistato l’immaginario collettivo perché se ne frega di chiunque e di qualunque cosa, ed ecco perché lo adoriamo! Non per gli omicidi o la cattiveria, ma perché anche noi vorremmo fare quel che il nostro istinto ci indica, puntando all’obbiettivo e fregandocene delle conseguenze.

Credo sia per questo motivo che, negli ultimi anni, stiamo assistendo ad un sempre crescente sviluppo di storie in cui i protagonisti sono, o diventano, cattivi. Iniziando con Breaking bad, fino ad arrivare ai nostrani Suburra o Romanzo Criminale, ci si sta rendendo conto che, seppur tifando sempre per i giusti, vogliamo più antagonisti; personaggi che hanno il coraggio di vivere attivamente la loro vita, senza subirla passivamente.

Quest’ultimi sono più vicini alla nostra realtà, proprio perché imperfetti nella loro etica, e perché spesso sono più sconfitti degli eroi stessi. Naturalmente con le dovute eccezioni, ma solitamente i cattivi hanno quell’unicità che noi tutti cerchiamo, e per questo riescono a imbrigliare la nostra mente e creare un collegamento con i nostri pensieri più intimi e profondi.

In fondo, riportando una frase dell’immortale Joker di Heath Ledger:

La follia, come sai, è come la gravità: basta solo una piccola spinta.

 


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12 pensieri su “Il fascino del cattivo

  1. …..e poi ci sarebbe una terza categoria, quella che io amo più di tutte ma che solo i più attenti e sensibili riescono a notare…..è quella composta dai “buoni” che compiono le loro azioni restando nell’ombra, anzi nel buio totale, spesso sfiorando il sottile confine che separa il lecito dall’illecito e talvolta, se occorre e sempre per il bene altrui, lo oltrepassano per poi rientrare con grande maestria e senza lasciar traccia, come del resto fanno per tutta la loro vita .
    Complimenti roberto
    un saluto
    Paolo

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    1. Hai perfettamente ragione, Paolo, questi tipi di personaggi meriterebbero una categoria apposita solo per loro. Cavalieri solitari, che camminano alla luce del crepuscolo senza mai abbracciare totalmente né luce né oscurità.

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  2. Il “cattivo”, se opportunamente caratterizzato, attira sempre. Anche stamattina, mentre fantasticavo tra me e me, riflettevo su una storia e mi vedevo come il cattivo di turno, come uno di quelli alla Joker o alla Hannibal per l’appunto che hanno tutta una loro logica e che a prima vista possono sembrare dei mostri.. ma più segui i loro ragionamenti, più rischi di entrare nella loro complessa psiche che può essere in grado anche di mettere in dubbio il “naturale e comune svolgimeto delle cose” e di assorbirti.
    Da qui le domande, e se avessero ragione loro? Se fossimo noi a comportarci in modo non “umano”?
    Forse li ammiriamo perchè a volte non vorremmo salvare il mondo o migliorarlo, ma vederlo bruciare.
    (Semicitazione del grande maggiordomo Alfred ne “Il Cavaliere Oscuro”).

    Piace a 1 persona

  3. Beh, Joker rimarrá uno dei personaggi più carismatici che abbia mai visto.
    Per non parlare di Negan di The Walking Dead che penso che trasmetta una quantità di repulsione e attrazione nello stesso istante.
    Nell’articolo!

    Piace a 1 persona

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