Fast and Furious – L’incredibile evoluzione di una saga senza fine

Fast and furious - Squad

Negli ultimi due decenni, abbiamo potuto assistere alla nascita e alla crescita di una saga cinematografica diventata ormai un cult per ben due generazioni di spettatori: Fast and Furious.

Che siate amanti del genere o meno, è innegabile che le avventure di Dominic Toretto e compagni siano diventate un vero e proprio fenomeno del cinema action, ritagliandosi uno spazio negli annali. A 18 anni dall’uscita del primo capitolo, la serie ha all’attivo (ad oggi, agosto 2019) 8 film del filone principale, 1 spinoff (e altri 2 in produzione), vari corti e una serie animata in arrivo su Netflix.

Anche volgendo lo sguardo a saghe cinematografiche sicuramente più leggendarie, raramente si può trovare una produzione in grado di mantenere viva l’attenzione del pubblico per quasi un ventennio, riuscendo a sopravvivere addirittura al cambio generazionale.

Solitamente, arrivata a un certo punto ogni saga necessita di una pausa per non saturare l’interesse. Prima o poi gli spettatori si stancano, non per forza per una mancanza di qualità, ma semplicemente perché è fisiologico. Non è un caso che tra la fine di Harry Potter e l’arrivo di Animali fantastici siano passati anni, così come per le trilogie di Star Wars o per i vari film di Alien. Non si tratta solo di scelte di mercato, ma anche e specialmente di ciò che influenza di più quest’ultimo: gli spettatori.

Il pubblico necessità di una pausa per sentirne la mancanza e volerne ancora, ma specialmente per non ritrovarsi ad averne “troppo”, come accaduto con molte saghe.

Già mantenere l’attenzione viva per dieci anni è un’impresa enorme, riuscita a poche opere di altissimo spessore ed entrate diritto nella cultura generale di una generazione; figuratevi quanto dev’essere complesso riuscire a farlo costantemente per quasi il doppio del tempo. Eppure Fast and furious, pur non avendo la potenza e la qualità narrativa di altre leggende del cinema, è riuscita in questa impresa, e oltretutto sembra che non abbia alcuna intenzione di fermarsi qui.

Fast and furious - car

Ogni singolo film ha incassato più dei predecessori, in un’escalation di successo di pubblico che ha dell’incredibile, specialmente tenendo conto dei pareri invece contrastanti della critica. A ogni uscita le sale sono sempre piene e l’attesa dei nuovi capitoli diventa quasi un rito di gruppo che scatta con le prime visualizzazioni dei trailer, sempre più esagerati, spacconi e divertenti. Io per primo mi ritrovo spesso a riguardarli, divertendomi, esaltandomi di gusto e volendone sempre di più una volta finito.

Assodato però che la qualità narrativa o tecnica di Fast and Furious non sia nemmeno lontanamente ai livelli di un Harry Potter o di un Signore degli anelli, sorge spontanea una domanda: come fa questa saga a vivere un periodo dell’oro talmente lungo e proficuo, laddove veri e propri colossi della storia cinematografica non ci sono riusciti?

La risposta è una caratteristica semplice, ma spesso sottovalutata: l’evoluzione.

In un’industria, quella cinematografica, in cui si fatica a rischiare, proponendo un costante “more of the same” che garantisca introiti, Fast and Furious rappresenta un raro caso di riuscita evoluzione e adattamento ai tempi e ai gusti della platea, che gli ha garantito una giovinezza perenne.

Spesso le produzioni tentano di leggere i gusti degli spettatori cercando di accontentarli, ma fallendo miseramente. Fast and furious invece non solo ci è riuscito alla grande, ma l’ha fatto anche andando contro quel che il pubblico chiedeva all’inizio: altro focus sulle gare e sui motori come nei primi capitoli.

Il roster di personaggi si è ampliato costantemente ad ogni pellicola, portando l’iniziale gruppetto di Dominic Toretto a raccogliere decine di personalità, tutte ben caratterizzate e amate dal pubblico per la loro unicità. Molti di loro hanno addirittura avuto parti da protagonisti o co-protagonisti in alcuni film della saga, a riprova di quanto carisma possano avere. Ad ogni nuovo capitolo si aggiungono altri eroi o antieroi con cui prendere familiarità, e che riescono inoltre nella non semplice impresa di amalgamarsi perfettamente con i personaggi più storici.

 

Stesso discorso per gli ostacoli e i nemici che si frappongono alla banda di Toretto, diventati gradualmente sempre più imponenti e pericolosi. Siamo partiti con un poliziotto infiltrato in una banda di ladri di periferia, e ora assistiamo a scontri con super soldati, bombe nucleari e virus in grado di decimare la popolazione. Le dimensioni delle sceneggiature si sono ampliate sempre di più, sia per quanto riguarda gli ambienti geografici che per le minacce e le missioni da compiere.

Ma arriviamo al cuore pulsante di questa saga: le fasi action.

Alcune scene degli ultimi film sono diventate dei veri e propri cult ancora prima dell’uscita nelle sale. Ricordiamo ad esempio quella del trailer di Fast and furious 8, con un Dwayne Johnson che afferra un siluro per rimandarlo contro i suoi avversari mentre viene inseguito da un sottomarino nucleare. Si tratta anche qui di un’evoluzione costante fin dal primo film, tirando sempre di più la corda sull’esagerazione, fino a rendersi conto che tutto questo ci piace, e molto pure, e decidendo quindi di togliere finalmente ogni freno. Perché ammettiamolo, non andiamo a vedere Fast and furious per la sua storia, ma per esaltarci nel vedere auto da corsa che vengono paracadutate da un aereo, ridere alle gag dei protagonisti e meravigliarci di quanto più assurda possa diventare ogni situazione a schermo.

Fast and furious - Hobbs salta dal grattacielo

E sono proprio le situazioni in cui i protagonisti si trovano a rappresentare con più evidenza l’evoluzione di questa saga. Pensateci, all’inizio avevamo personaggi umani, che facevano cose esagerate ma umane, con debolezze e importanze comuni, mentre ora ci troviamo con veri e propri superuomini. Toretto, così come Hobbs, Shawn e tutti gli altri, sono sempre più simili a supereroi. Fortissimi e all’apparenza indistruttibili, in grado di affrontare decine di militari armati e uscirne vincitori, facendo anche battute nel mentre. Siamo passati dall’azione esagerata ma verosimile del primo film a quella supereroistica degli ultimi, il tutto fondendosi con armonia ai tempi e alle generazioni. I film si sono sempre adattati all’epoca in cui sono usciti, compresa l’era dei supereroi in cui ci troviamo ora. Questa è l’evoluzione di cui vi sto parlando.

Tutti questi cambiamenti, lenti ma costanti, sono riusciti a fare qualcosa che raramente è successo: hanno sia mantenuto fresca e innovativa la serie per i fan di vecchia data, sia attirato quelli più giovani, ampliando così la propria fanbase e sancendone la longevità più duratura e in espansione mai vista per una saga cinematografica.

È proprio questo spirito incredibile di adattamento ai tempi che ha reso la saga di Fast and furious immortale.

Se si riguardano adesso il primo e l’ultimo film della serie, è evidente come ci sia stato un ampliamento di ogni singola tematica e caratteristica della saga, senza però tradirne lo spirito primordiale. Non ho usato la parola evoluzione a caso, perché è proprio di questa che si tratta e non di un cambiamento alle radici. Il primo Fast and furious era un film volutamente action e tamarro per il tempo, così come l’ultimo lo è altrettanto per gli standard di oggi. Le tematiche e i messaggi al suo interno sono sempre gli stessi: l’amore per la famiglia, l’amicizia fraterna, i motori e l’azione esagerata. L’anima di Fast and furious non è mutata, ma tutto l’involucro che la racchiude è cresciuto esponenzialmente di film in film, con un andamento così graduale da non creare stonature e anzi abituando il pubblico ad amarlo. Per quanto possa sembrare assurdo adesso paragonare il primo film all’ultimo, vi assicuro che guardandoli tutti l’uno di fila all’altro non sentirete tutto questo sbalzo, e questa è una vera e propria magia cinematografica.

Fast and furious - the fate of the furious

Al momento la saga ha in programma di arrivare a dieci film per il 2021, raggiungendo così i vent’anni tondi, ma visti i già numerosi spinoff annunciati, ho seri dubbi che la produzione di questo mondo espanso che hanno creato vedrà la fine a breve. Quel che è sicuro comunque, è che questa saga è diventata a tutti gli effetti una pietra miliare del cinema action, riuscendo a raggiungere obiettivi impensabili per molte opere più grandi.

Che piaccia o meno, Fast and furious ha molto da insegnare sotto tanti punti di vista, e i risultati raggiunti non gli potranno mai essere tolti, nemmeno dai critici più esigenti.

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